Teoria Gender

Teoria Gender

La “Teoria Gender” è l’invenzione del mondo conservatore per screditare le battaglie progressiste. Dove nasce questa invenzione che chiamano “teoria”?

Nel mondo accademico l’espressione “teoria gender” non ha alcun riscontro. Semplicemente non esiste. Esistono gli studi di genere, definiti gender studies, che si riferiscono ai Women’s Studies degli anni 70.

Questo è un approccio multidisciplinare coinvolge i seguenti campi:

  • sociologico;
  • psicologico;
  • filosofico;
  • femminista.

Gli studi hanno evidenziato la necessità di distinguere le caratteristiche sessuali, anatomiche e fisiche, dell’uomo e della donna dal genere. Nella pratica parliamo di quelle caratteristiche che, partendo dalle differenze anatomiche, attribuiamo agli uomini e alle donne:

  • norme;
  • ruoli;
  • relazioni tra le persone in quanto uomini;
  • relazioni tra le persone in quanto donne.

Teoria GenderQuesti ruoli tradizionali sostengono alcune discriminazioni basate sul genere, di conseguenza, ad esempio, si passa dall’idea che gli uomini siano più portati per le materie scientifiche mentre le donne per quelle umanistiche. Queste discriminazioni sono prive di qualsiasi fondamento scientifico come ad esempio le norme di comportamento, che impongono alle donne un decoro una compostezza sconosciute agli uomini.

Gli studi di genere sono ampiamente documentati dalla comunità scientifica internazionale (OMS, università) e anche dalle istituzioni come il portale infotrans.it nato dalla collaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Ufficio Nazionale Anti – discriminazioni Razziali – Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR).

I gruppi conservatori e reazionari sostengono queste presunte differenze di genere e contrastano gli studi di genere usando l’inesistente concetto della teoria del gender usata come spauracchio per spaventare l’opinione pubblica affermando, senza fondamento, che dietro questi studi ci sarebbe la volontà di distruggere la famiglia tradizionale e di instillare alcune idee nei bambini e nelle bambine, soprattutto attraverso l’insegnamento a scuola.

La “teoria gender”, insomma, non esiste, è solamente un modo per rovesciare il significato degli studi di genere.

Come è nata questa “bufala”?

Gli studi precisano che non ha alcun senso parlare di ideologia gender o teoria gender. Questi studi sono solo volti ad indagare il perché di alcuni determinati fenomeni e processi sociali. Le idee che vengono diffuse sulla “Teoria Gender” :

  • non constano di alcuna evidenza empirica;
  • sono basate su ideologie e opinioni valoriali;
  • sostengono discriminazioni, violenze ed odio di genere;
  • contrastano il diritto soggettivo legato alle libertà individuali.

Lo spauracchio della Teoria del Gender è vera e propria fabbrica del pregiudizio e risale ai primi anni 2000. Tale “Teoria” si sviluppa in particolar modo nel 2014 quando un gruppo cattolico di giuristi, fondato dall’avvocato Gianfranco Amato, inizia una battente campagna contro gli opuscoli anti-omofobia commissionati all’Istituto Beck dall’Ufficio anti – discriminazioni razziali del ministero per le Pari opportunità (UNAR).

La “Teoria Gender” e la scuola

Gli opuscoli commissionati all’Istituto Beck erano destinati al corpo docente delle scuole elementari, medie e superiori.  I dépliant dal titolo “Educare alla diversità a scuola” parlavano in maniera scientifica di:

Di conseguenza individuavano i rischi di discriminazione, suggerendo esercizi da fare in classe per sensibilizzare e contrastare questo tipo di pregiudizi.

Proteste e influenza sociale con la Teoria Gender

In seguito alle proteste sollevate dall’avvocato Amato gli opuscoli sono stati ritirati.

Una campagna di protesta che creando un nemico inesistente ha unito diversi gruppi integralisti solleticando i pregiudizi e l’omofobia nascosti nella nostra società per contrastare le iniziative nate nelle scuole contro il bullismo e la discriminazione.

La campagna contro la teoria gender nelle scuole si basa su false accuse come:

  • Spingono a far diventare (sic!) i vostri figli gay;
  • Cadranno le differenze tra maschi e femmine;
  • A scuola verrà insegnata la masturbazione ai bambini.

La “Teoria Gender” diventa popolare generando un ombrello sotto il quale si sommano le più diverse parole d’ordine, dalle campagne anti-aborto all’esaltazione machista della eterosessualità.

Approfondimenti

Istituto Superiore di Sanità

La sigla è ISS ed è un Ente pubblico, che svolge la funzione di organismo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale. Le sue attività coniugano le attività di ricerca a quelle di consulenza, di formazione, di controllo in relazione ai problemi di salute pubblica.

Ufficio Nazionale Anti – discriminazioni Razziali – Presidenza del Consiglio dei Ministri

La sigla è UNAR ed è  l’ufficio deputato dallo Stato a garantire il diritto alla parità di trattamento per tutte le persone presenti sul territorio italiano.

L’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica, brevemente denominato UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, è l’ufficio deputato dallo Stato italiano a garantire il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone, indipendentemente dalla origine etnica o razziale, dalla loro età, dal loro credo religioso, dal loro orientamento sessuale, dalla loro identità di genere o dal fatto di essere persone con disabilità.

Citazione dal sito unar.it

Istituto Beck

L’Istituto A. T. Beck è un centro clinico di psicoterapia  cognitivo – comportamentale con due sedi una a Roma e una Caserta. Fondata nel 2001 dalla Dott.ssa Antonella Montano con l’accordo del Prof. A.T. Beck, padre della terapia cognitiva. Legato all’omonimo Istituto americano di Philadelphia, l’Associazione scientifico-professionale “Istituto A.T. Beck” offre il proprio contributo nel settore della salute mentale in linea con le più aggiornate linee guida evidence-based internazionali. Inoltre, è sede di una rinomata e moderna Scuola di specializzazione accreditata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con D.M. 26/7/2004 (Roma) e 24/6/2010 (Caserta) per la formazione di figure professionali abilitate all’esercizio dell’attività di psicoterapeuta.

Identità di genere

L’identità di genere è il senso di appartenenza provata da una persona, a un determinato sesso (maschio o femmina) o a un genere (maschile, femminile, non binario). Con questo senso di appartenenza s’indentifica attraverso l’abbigliamento, il comportamento e l’aspetto personale. l’identificazione personale della propria identità di genere avviene fin dall’infanzia.

Women’s Studies e Teoria Gender

I Women’s Studies sono un campo accademico interdisciplinare dedicato all’analisi dell’identità di genere e della rappresentazione di genere .

Gli studi di genere hanno avuto origine nel campo degli studi sulle donne , riguardanti le donne , il femminismo , il genere e la politica . Diventano estremamente famosi soprattutto nelle università occidentali dopo il 1990.

Le discipline che spesso contribuiscono agli studi di genere includono i seguenti campi:

  • letteratura;
  • linguistica;
  • geografia umana;
  • storia;
  • scienze politiche;
  • archeologia;
  • economia;
  • sociologia;
  • psicologia;
  • antropologia;
  • cinema;
  • musicologia;
  • studi sui media;
  • sviluppo umano;
  • diritto;
  • salute pubblica;
  • medicina.

Women’s Studies, conosciuti come gli studi di genere, analizzano come razza , etnia , classe sociale , nazionalità e disabilità si intersecano con le categorie di genere e sessualità. Di conseguenza sono stati presi a pretesto per montare tutta la “bufall” sulla Teoria Gender

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