Ruoli di genere
Ruoli di Genere
Appena nasciamo, prima ancora di camminare e parlare, veniamo accolti e accolte nel mondo con aspettative diverse che si basano sul nostro sesso di nascita.
Aspettative sociali dei generi
Queste aspettative non si basano già sulle caratteristiche individuali ma su quello che una società, una cultura, presume siano le caratteristiche del maschio e della femmina.
Queste caratteristiche sono considerate uniche, diverse per i generi uomo e donna.
Caratteristiche dei generi
Questi due generi sono dicotomici (o sei uomo o sei donna) opposti (l’uomo viene da Marte la donna viene da Venere), complementari (per cui l’unica coppia che raggiunge la completezza è quella uomo donna la cui complementarietà costituisce la completezza della famiglia), competitive e incompatibili (pensiamo a tutte le battute comiche sull’incomprensione uomo donna a partire dal linguaggio).
Queste convinzioni anche se non hanno alcuna base scientifica influenzano il modo in cui valutiamo, percepiamo e consideriamo i comportamenti degli uomini e delle donne.
Specificità dei due generi
In generale, il ruolo di genere femminile prevede che le donne abbiano capacità relazionali, di espressività e di sensibilità emotiva maggiore di quella degli uomini.
Viceversa, il ruolo di genere maschile prevede che gli uomini siano assertivi, indipendenti e individualisti più delle donne.
Ma i ruoli di genere comprendono anche altre aspettative come quelle sulle abilità cognitive, la scelta della professione, gli hobby, etc.
I ruoli di genere indicano tanto le caratteristiche che si pretendono maschili o femminili quanto i comportamenti approvati o disapprovati per gli uomini e le donne
Pressione sociale dei ruoli di genere
Così se una bambina ama giocare a calcio con i compagni e si sporca i vestiti, viene sgridata perché si comporta come un maschiaccio. Mentre un bambino che preferisce giocare con le bambole, o che magari preferisce leggere piuttosto che giocare a pallone, ha un comportamento da femminuccia non consono al suo genere e dunque censurabile.
Uniformazione ai ruoli di genere
Ogni volta che un individuo non si conforma alle aspettative dei ruoli di genere, la società lo considera strano, lo fa sentire sbagliato e lo costringe a uniformarsi a dei modelli stereotipati di riferimento.
Questa uniformazione per emulazione in un modo del quale non ci rendiamo sempre conto. Questi modelli stereotipati sono diffusi dai mass media che propongono dei modelli identitari conformi ai ruoli e agli stereotipi di genere di una determinata cultura.
I ruoli di genere sono condivisi da tutta la società
I ruoli di genere sono condivisi da tutta la società: le persone sono convinte non solo che gli uomini e le donne sono diverse ma che queste differenze sono positive e importanti per l’identità degli uomini e delle donne. Queste convinzioni servono anche inconsapevolmente per giustificare le differenze di trattamento sociale tra uomini e donne, dalle sperequazioni salariali alla scarsità di donne in ruoli apicali o di leadership.
Un’etica diversa per i due generi
In quanto caratteristiche identitarie i ruoli di genere sono difficili da mettere in discussione. Su questa differenza anche l’etica cambia in base al genere.
Rimanendo nell’alveo dell’eteronormatività classico è l’esempio del comportamento sessuale.
Normalmente se un uomo ha tante fidanzate il suo viene considerato un comportamento di successo, come un esempio da seguire. Viceversa se una donna ha tanti fidanzati viene considerata una donna facile, poco seria, inaffidabile per diventare la madre dei nostri figli.
Il doppio standard etico basato sul genere
Naturalmente qui non importa stabilire se avere tanti fidanzati o tante partner sia giusto o sbagliato. Però se è giusto per lui deve essere giusto anche per lei. Se è sbagliato per lei deve essere sbagliato anche per lui.
Questo doppio standard etico in base al genere è un esempio chiaro delle problematiche sottili, sotterranee eppure fonte continua di discriminazione che derivano dai ruoli di genere.
Dei ruoli così condivisi da essere da essere considerati validi anche dalle stesse donne che fanno fatica a riconoscere la sperequazione di questa etica dal doppio standard.
L’eteronormatività dei ruoli di genere
I ruoli di genere riconoscono e consentono solamente i comportamenti eterosessuali gli unici considerati di default e degni di essere considerati legittimi. Gli orientamenti bisessuali ed omosessuali non hanno ancora la stessa legittimità. I ruoli di genere forzano le persone all’eterosessualità che le persone lo siano davvero o no.
L’omotransfobia come reazione all’aumentata visibilità delle persone lgbtqi+
La transfobia e l’omofobia stanno avendo una recrudescenza anche perchè a differenza di una volta quando le persone lgbtqi+ rimanevano nascoste ed erano normalmente discrete, la visibilità che è incontrovertibilmente aumentata negli ultimi vent’anni, costituisce un forte elemento di disturbo perchè destabilizza in modalità inedite quei ruoli di genere già criticamente deostruiti dalle donne e dal femminismo a partire dagli anni ’70 del secolo scorso.