5 Giugno 2025

Tempo di lettura: 2min

In Comune contro l’odio – Un modello di delibera per i Comuni

Gaynet

Un modello per i comuni

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GUARDA LA DIRETTA DELLA PRESENTAZIONE (a cura di Ygrò)

Alcune associazioni propongono ai Comuni l’adozione della delibera di Giunta “in Comune contro l’odio”, finalizzata alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni e delle violenze legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Presentato a Roma lo scorso 4 giugno, il modello è stato redatto da Antonio Rotelli e Vincenzo Miri ed è sostenuto da un gruppo di associazioni tra cui Rete Lenford, Gaynet, Famiglie Arcobaleno, ARCO, Agapanto, Agedo Roma, Circolo Mario Mieli, CEST, Collettivo Ugualmente, Dì Gay Project, EDGE,  NUDI, Libera Rugby Club, Rete Genitori Rainbow, Tgenus, Tuscia Pride, Gruppo Trans Bologna (in aggiornamento).  

L’iniziativa è stata sostenuta dalla Rete Ready (Rete pubbliche amministrazioni per i diritti LGBTQIA+) presente con il coordinatore Jacopo Rosatelli in collegamento da Torino.

 

La presentazione

Alla presentazione presso la Pride Croisette del Roma Pride sono intervenuti Vincenzo Miri, Presidente Rete Lanford, Antonio Rotelli, Legista, Roberto Dartenuc, Presidente ARCO, Mario Colamarino, Presidente Mario Mieli, Lucia Urciuoli, Presidente EDGE, Cristina leo, Associazione Libellula, Alessia Crocini, Presidente Famiglie Arcobaleno, Paola Corneli, Presidente Agedo Roma. Presente anche Marilena Grassadonia, Coordinatrice dell’Ufficio Diritti LGBTQIA+ di Roma Capitale, un Comune tra quelli che stanno maggiormente rispondendo alle istanze delle associazioni. 

Gli standard minimi

Il modello individua degli standard essenziali circa le policy LGBTQIA+ a livello comunale, in linea con le competenze delle amministrazioni locali. Prevede, inoltre, l’impegno del Comune a costituirsi parte civile in caso di procedimenti penali dovuti ad aggressioni omolesbobitransfobiche o atti intimidatori verso i luoghi di ritrovo. I comuni che adottano questo modello esprimono un impegno ad intervenire nelle seguenti aree: formazione del personale scolastico e amministrativo, celebrazione delle giornate simboliche, spazi e servizi di assistenza dedicati, campagne di sensibilizzazione e attivazione degli operatori turistici ed economici. 

Gli obiettivi

L’escalation di aggressioni omolesbobitransfobiche degli ultimi mesi è un fatto evidente e preoccupante.  

Questo modello di delibera comunale vuole essere uno strumento concreto di risposta orientato a valorizzare le competenze dei comuni e le energie dei territori nella lotta contro l’odio e nella diffusione della cultura dell’inclusione e del rispetto. Intervenendo con atti concreti, i comuni possono dimostrare anche in sede giudiziaria di essere parte in causa nel momento in cui avviene una violazione dei diritti,  perché determinate azioni andrebbero a ledere gli sforzi dell’amministrazione per una comunità inclusiva. 

Il modello è scaricabile sul sito di Rete Lenford ed è a disposizione di tutte le amministrazioni locali che vogliano ribadire o dar vita al proprio impegno contro questo tipo di discriminazione. 

Per sostenere la proposta o per maggiori informazioni scrivere a: segreteria@gaynet.it

Elenco delle realtà che sostengono la proposta (in aggiornamento):

Rete Lenford, Gaynet, Famiglie Arcobaleno, Agapanto, Agedo Roma, Circolo Mario Mieli, CEST, ARCO Collettivo Ugualmente, Dì Gay Project, EDGE,  NUDI, Libera Rugby Club, Rete Genitori Rainbow, Tgenus, Tuscia Pride, Gruppo Trans Bologna.   

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