14 Novembre 2023

Tempo di lettura: 1min

Suicidio Palermo, il bullismo omofobico, se c’è, riguarda il movente

Gaynet

Suicidio a Palermo, rabbia e dolore

“In queste ore di rabbia e dolore, che ci portano a stringerci alla famiglia e alle persone care, l’orientamento del ragazzo 13enne morto suicida a Palermo non dovrebbe proprio essere considerato.Così Rosario Coco, Presidente di Gaynet, in una nota.

Il ‘presunto’ orientamento sessuale

“Leggendo del ‘presunto’ orientamento sessuale del ragazzo 13enne suicida a Palermo, è importante ribadire che non è l’orientamento sessuale della persona colpita a qualificare la natura del bullismo, ma il movente, le parole e i riferimenti utilizzati. Ciò che importa è stabilire se è stato fatto uso di parole e riferimenti all’orientamento sessuale per denigrare la persona, un comportamento che può colpire chiunque. Oltre a prendere direttamente di mira una persona, il bullismo omofobico colpisce interi gruppi di persone, in questo caso quelle LGBT+, alimentando odio e stigmatizzazione.

Le raccomandazioni del Consiglio D’Europa

Le offese basate sul pregiudizio sono alla base del concetto di hate speech individuato dall’ultima raccomandazione CM/Rec (2022) 16 del Consiglio d’Europa, oltre a precedere la discriminazione e la violenza nello schema della Piramide dell’odio. Se le ragioni del suicidio saranno confermate, ci troveremmo di fronte all’ennesima morte legata all’indifferenza della politica, visto che l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole manca in Italia almeno dal 2010, anno di pubblicazione delle linee guida OMS. Casi come il suicidio di Palermo dimostrano che i parlamentari della maggioranza e della Lega come l’On. Sasso, che parlano di educazione sessuale come porcheria, sono totalmente inadeguati a ricoprire il proprio ruolo”.

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