2 Giugno 2023

Tempo di lettura: 5min

COSÌ COME SEI. Il punto sulle “terapie riparative” in Italia e all’estero

Gaynet

 

“Stiamo tornando alla retorica della devianza”. È la sintesi di quanto emerso dalle parole di Simone Alliva, Giornalista de ‘L’Espresso’, intervenuto ieri durante il convegno “Sei come sei” sui trattamenti di conversione (cosiddette “terapie riparative”) promosso da Gaynet nell’ambito degli eventi della Pride Croisette del Roma Pride.

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terapie riparative

“Nei social e nella politica  sta tornando la stigmatizzazione,

ci sono convegni in cui – ha proseguito Alliva – sotto titoli apparentemente innocui, si spiegano in maniera dettagliata pericolose strategie per reprimere orientamenti sessuali e identità di genere considerate devianti. Sono promossi dalle stesse realtà che hanno chiesto il ritiro del patrocinio al Roma Pride alla Regione Lazio”. Alliva ha raccontato storie di ragazzi minorenni che si sono imbattuti in queste forme di abuso prendendo spunto dall’introduzione di Franco Grillini: “la battaglia per la depatologizzazione dell’omosessualità e delle identità LGBT+ e stata fondamentale. Adesso è necessario implementare anche in Italia l’ICD 11, per completare il percorso anche nei confronti delle persone trans. Ci sono gruppi parafascisti – ha scandito Grillini – come Pro Vita, che fanno attività continua di delazione e intimidazione contro chi cerca di diffondere informazioni scientifiche corrette, per i quali bisogna chiedere con chiarezza lo scioglimento.

L’avvocato e legista Antonio Rotelli

ha successivamente illustrato le differenze tra gli interventi normativi contro le cosiddette “terapie riparative” in Spagna, Francia, Germania e Malta, che in alcuni casi riguardano non solo le persone minori ma tutta la popolazione. È stato quindi il turno di Cathy Renna, Direttrice della Comunicazione della National LGBTQ Task Force (USA), che in collegamento da New York ha sottolineato l’importanza di raccontare le esperienze delle persone sopravvissute a questi trattamenti per coinvolgere l’opinione pubblica a sostenere interventi normativi.

Subito dopo Jack Dresher, Psichiatra e Psicoanalista di fama mondiale,

ha illustrato il percorso che ha portato alla depotologizzazione dell’omosessualità e dell’incongruenza di genere, essendo egli stesso il principale protagonista del gruppo di lavoro che ha portato alla revisione della classificazione internazionale delle malattie (ICD 11). Cristina Leo, Vice Presidente di Gender X e Psicologa, ha sottolineato l’importanza di includere le persone transgender nella battaglia contro le terapie riparative in Italia: “negli USA, come dimostra lo studio pubblicato da Jama Psichiatric nel 2019, 1 persona transgender su 5 tra quelle che si sono rivolte a un professionista ha sperimentato i trattamenti di conversione, trattamenti che raddoppiano l’esposizione al rischio di suicidio e lo quadruplicano nel caso di persone minorenni”.

La testimonianza

A queste dichiarazioni si è aggiunta la testimonanza dell’attivista transgender Yasmin Incretolli, che ha corso il rischio di essere portata da un Prete in zono Trastevere che, dalle informazioni raccolte dalla madre, era in grado di curare l’omosessualità. Secondo Incretolli, le terapie riparative, si concentrano sul controllo del corpo e dei genitali e sono esercitate da figure, spesso legate agli ambienti religiosi, che tradiscono morbosità e interesse sessuale per le persone minorenni, ovvero quella pedofilia che spesso viene rinfacciata al movimento LGBTQIA+.

“Stiamo parlando di evidenti forme di abuso sul corpo,

sull’identità e sulla capacità di autodeterminazione della persona che vanno fermate”, ha affermato in conclusione Rosario Coco, Presidente di Gaynet. “Da oggi inizia la costruzione di un percorso dal basso, aperto ad associazioni, persone esperte e cittadinanza per chiedere con forza che anche l’Italia proibisca i trattamenti di conversione, le cosiddette “terapie riparative”.

Aggiornamento del 8/06/2023


 

Mercoledì 7 giugno, ore 19:00. Nell’ambito della Pride Croisette del Roma Pride, presso le di Terme di Caracalla in Roma, Gaynet organizza l’evento “COSÌ COME SEI. I trattamenti di conversione e le persone LGBTQIA, la situazione in Italia e all’estero”.

L’evento, sarà trasmesso in diretta sulla pagina Instagram di Da’ Voce al Rispetto

Introduzione

La lotta contro la medicalizzazione è uno dei pilastri del movimento di liberazione sessuale in Italia sin dalla protesta contro il Congresso internazionale di Sessuologia a Sanremo nel 1972, che segna la nascita del movimento contemporaneo nel nostro Paese.

L’ultimo atto nel percorso di depatologizzazione delle identità LGBTQIA+ ha avuto luogo con l’introduzione del nuovo ICD 11 da parte dell’OMS, entrato in vigore nel 2022, che ha introdotto il concetto di incongruenza di genere al di fuori delle patologie mentali e ha definitivamente cancellato anche il concetto di orientamento sessuale egodistonico. L’Italia deve ancora adeguare i protocolli sanitari alla nuova classificazione, ma essa costituisce già uno standard ampiamente riconosciuto.

Nonostante ciò, nel nostro Paese sono ancora molte diffuse le cosiddette “terapie riparative” o, meglio, trattamenti di conversione, cioè procedimenti pseudoscientifici e spesso legati a estremismi religiosi che pretendono di modificare l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona. il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi e la Società Italiana di Psicologia hanno più volte condannato queste pratiche, ma ciò non basta a contrastare il fenomeno.

A differenza di Paesi come Germania, Francia e Spagna, dove sono state introdotte leggi che vietano queste pratiche dannose e che mettono a rischio la vita delle persone coinvolte, in Italia manca qualsiasi regolamentazione. L’ultimo tentativo risale alla proposta di legge presentata da Sergio Lo Giudice nel 2016.

L’evento

Il dibattito vuole offrire un quadro della situazione in Italia e in altri Paesi, alla luce delle lotte più recenti per l’auto-affermazione di genere e alla continua azione della propaganda “anti-gender” contro il concetto stesso di identità di genere e la carriera alias nelle scuole e nei luoghi di lavoro.

Durante l’incontro verranno illustrati alcuni esempi di interventi normativi realizzati in altri Paesi e, con l’aiuto di esperti ed esperte  di livello internazionale, si entrerà nel merito delle azioni politiche e di advocacy messe in atto per combattere il fenomeno.

Programma

Saluti

Mario Colamarino, Portavoce Roma Pride Interventi

– Franco Grillini, Presidente Onorario Arcigay e Gaynet
– Antonio Rotelli, Avvocato e Legista
– Cathy Renna (in collegamento), Attività LGBTQ storica e Direttrice della Comunicazione della National LGBTQ Task Force (USA)
– Jack Dresher (contributo video), Psichiatra e Psicoanalista, Columbia University – Simone Alliva, Giornalista de “L’Espresso”
– Cristina Leo, Vice presidente Gender X e Psicologa
– Yasmin Incretolli, Attivista LGBTQIA+

Modera

Rosario Coco, Presidente Gaynet

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