7 Febbraio 2024

Tempo di lettura: 2min

Pupa e l’ossessione di Pillon per la “normalizzazione” a Sanremo

Alessandro Paesano

Lo Spot di Pupa per Sanremo 2024

Pupa presenta per Sanremo uno spot che mette in campo l’amore tra donne, mostrando una ragazza che irrompe in Chiesa e si porta via la sposa sotto la pioggia prima che il matrimonio abbia luogo: è subito polemica.

Pillon si è lamentato che lo spot “rientra nello schema della normalizzazione a tutti i costi delle relazioni omosessuali” dimostrando l’arretratezza, per essere gentili, del suo pensiero. 

La “normalizzazione” non l’hanno promossa né Pupa né Sanremo

Infatti questa normalizzazione è avvenuta già nel 1990 quando l’Organizzazione Mondiale della sanità ha sancito che l’omosessualità è una normale variante del comportamento umano, mentre per le identità di genere la definitiva depatologizzazione si è avuta nel 2019.  Se non bastasse questo, forse bisognerebbe riflettere su quanto sia normale vivere per distruggere la vita di altre persone, a fronte di chi, come dimostrano più di 50 anni di movimento e le immense piazze dei Pride in tutto il mondo, vuole solo vivere pienamente la propria identità. 

Pillon propaganda quell’antica cultura del divieto che imperversava in mezza Europa che costringeva le persone non etero in carcere (come la Gran Bretagna con Alan Turing nel 1952 e la grazia è arrivata solamente nel 2012).

La cultura di Pillon purtroppo non è solamente anacronistica. 

L’ex senatore si lamenta anche che questo spot “porti a una sorta di propaganda (…) un vero e proprio contagio sociale. Le conseguenze sarebbero (..) l’aumento della disforia di genere, la confusione di orientamento sessuale nei ragazzini e a farne le spese sono loro” Quello che l’ex senatore ignora – o fa finta di ignorare –  è che i “ragazzini” (come li chiama lui) non eterosessuali e non cisgender già ci sono, escono sempre più allo scoperto ma vivono un grande disagio psichico che li porta all’autolesionismo e al suicidio ogni volta che qualcuno dice loro che non sono normali, ma eccezioni da contrastare.

Il pericolo per la nostra gioventù non è certo lo spot Pupa per Sanremo 2024, ma la ferocia omofobica di Pillon e della sua cricca fuori dalla storia e, speriamo presto, anche dalle cronache.

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