15 Ottobre 2023

Tempo di lettura: 2min

Non serve Corona per parlare di calcio e omosessualità

Gaynet

Corona mescola il torbido del calcio scommesse con l’omosessualità e la discriminazione nello sport

Mescolare l’omoessualità con il calcio scommesse, minacciare di outing i calciatori per tenerli sotto scacco, pretendere di spiegare perché nel calcio non si fa coming out: quello di Corona è uno squallido sciacallaggio che ostacola il lavoro di associazioni e mondo sportivo sui temi dei diritti umani e dell’inclusione”.Così Rosario Coco, Presidente di Gaynet, in una nota. “Non ci voleva certo Corona per ricordarci dell’omofobia nel calcio”.

Cosa non sa Corona

Secondo la ricerca Outsport (Aics e Università di Colonia 2019), si tratta dello sport che si abbandona di più in Italia per ragioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, seguito da boxe, ballo, pallacanestro e rugby. Nel nostro Paese, quasi 1 persona LGBTI su 2 nello sport (il 41%) non fa coming out, mentre in Europa il dato scende a 1 su 3. Corona abusa della situazione di persone che si trovano ancora in un contesto senza strumenti: basti pensare che prima di Jankto nessun calciatore professionista o semiprofessionista era apertamente omosessuale.

Il coming out deve essere libero, quello di Corona è outing 

Il coming out è un fatto positivo per il benessere delle persone a condizione che sia libero e spontaneo. È necessario creare le condizioni affinché lo sport sia pronto ad accogliere tutte e tutti.La prima iniziativa del nostro calcio dopo la campagna dei laccetti arcobaleno del 2014 è stata quella promossa dal Lega Nazionale Dilettanti con Gaynet e Arcigay per lo scorso 17 maggio 2023, che mostra coppie di calciatori e calciatrici che baciano un pallone. Il calcio e lo sport si possono cambiare solo attraverso immagini positive e promuovendo modelli di formazione ed empowerment LGBTI e di genere. Le minacce e le forzature di Corona sono solo una violenza verso la libertà individuale, generano paura e rischiano di farci fare passi indietro”.

 

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