1 Dicembre 2020
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Giornata mondiale contro HIV, gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità
Gaynet
A cura di Alessandro Paesano su Gaynet Roma
Dal 2012 in Italia le nuove diagnosi di infezione da HIV continuano a diminuire*.
Nel 2019 i nuovi casi di infezione da Hiv sono stati 2.531.
Nel 2012 erano 4.162, nel 2017 3.579.
L’incidenza** è del 4,2, di poco inferiore alla media Europea che è di 4,7.
Nel 2012 era del 7,0.
Nel 2019 le incidenze più alte sono state registrate nel Lazio e in Lombardia.
L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 25-29 anni (10,4 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e di 30-39 (9,8 nuovi casi ogni 100.000 residenti);
In queste fasce di età l’incidenza nei maschi era 4 volte superiore a quelle delle femmine.
Di queste 2.531 nuove persone infette, l’80% sono maschi, 42% Maschi che fanno sesso coi Maschi, 25,2% maschi etero, mentre il restante 12,8% sono entrati in contatto col virus per altre vie oltre quella sessuale, come mostrato nella tabella riportata di seguito.
Nel 2019 per la prima volta la percentuale di nuove diagnosi HIV afferenti ai rapporti sessuali tra maschi che fanno sesso con maschi (MSM), (42,2%), ha raggiunto quella dei rapporti eterosessuali (42,3%), che, in passato, è sempre stata la modalità più frequente.
La maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti da preservativo, che costituiscono l’84,5% di tutte le segnalazioni.
Il numero maggiore di nuove diagnosi si registra nella fascia d’età 25-29 anni, l’età mediana invece è 39 anni per le femmine e 40 anni per i maschi, come si evince dalla tabella di seguito riportata.
Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi HIV nella popolazione straniera.
Nel 2019, il 25,2% delle persone con una nuova diagnosi di HIV era di nazionalità straniera.
Tra le persone straniere, il 57,5% di casi è costituito da eterosessuali (etero- sessuali femmine 32,8%; eterosessuali maschi 24,7%).
Continua ad aumentare il numero di persone cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV.
Nel 2019: 2/3 dei maschi eterosessuali e oltre la metà delle femmine con nuova diagnosi HIV sono state diagnosticati in fase avanzata di malattia.
Solamente il prossimo anno sapremo con certezza se e in che modo l’emergenza Covid ha avuto effetti negativi sulla prevenzione della diffusione di Hiv.
Si teme che ci sia stato un minor ricorso ai test diagnostici e alla profilassi post esposizione.
Anche in tempo di Covid l’uso del profilattico difende dall’hiv e dalle altre infezioni sessualmente trasmesse.
In occasione della Giornata Mondiale di Lotta contro l’AIDS, oggi, 1 dicembre 2020, il Servizio di counselling Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse – 800861061 dell’Istituto Superiore di Sanità sarà attivo dalle 10.00 alle 18.00.
* Notiziario dell’Istituto Superiore della Sanità
**numero di nuovi casi in un anno su 100.000 persone negative