19 Settembre 2023

Tempo di lettura: 3min

È L’Italia che vogliamo: online lo spot che lancia la prima mappa dei Centri Anti-Discriminazione e delle Case Accoglienza LGBTIQ+

Gaynet

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CARTELLA STAMPA  – VIDEO IN ITALIANO 

43 strutture, un totale di 75 posti letto.

È online su Gaynet.it la mappa arcobaleno dei Centri anti-discriminazione e delle Case di Accoglienza LGBTIQ+, realizzata grazie al progetto “È L’Italia che vogliamo” promosso da Gaynet, in collaborazione con ARCO e finanziato dall’UNAR nell’ambito del PON INCLUSIONE, con il contributo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020.

In Europa una persona LGBTIQ+ su cinque ha vissuto o vive come senzatetto a causa del proprio orientamento sessuale o identità di genere (dati FEANTSA) mentre in italia una persona su tre ha subito minacce e molestie (dati FRA).

Il progetto prevede una campagna e uno spot

che puntano a valorizzare e far conoscere i Centri e le Case in Italia, che offrono assistenza psicologica, legale, medica e di area sociale; le Case di accoglienza offrono anche posti letto per le persone costrette a lasciare la famiglia di origine o che sono state cacciate di casa.

Lo spot “È L’Italia che vogliamo” racconta questa realtà attraverso dei personaggi ispirati alle storie di chi si batte ogni giorno per cambiare le cose. Ahmed è un operatore che lavora in una Casa di Accoglienza, Luisa è una psicologa che forma le persone che fanno prima accoglienza nei centri Anti-discriminazione; Giovanna è un’avvocata che opera in una struttura strappata alla criminalità; Alberto è un medico che opera come volontario in un centro che accoglie giovani, persone anziane e persone migranti; Emma è un’operatrice che accoglie le persone trans grazie alla sua esperienza di affermazione di genere.

Insieme, intrecciano un filo che rappresenta la rete di solidarietà e accoglienza portata avanti dai Centri e dalle Case. Alla domanda se tanto amore e tanta passione siano solo fantascienza, rispondono con un secco “no, è l’Italia che vogliamo”, cioè un Italia più giusta, più civile, più arcobaleno, l’Italia delle persone che reagiscono alla disuguaglianza. Oltre allo spot, la campagna si avvale anche di numerose video-testimonianze di persone che operano quotidianamente nei Centri e nelle Case, che ringraziamo per essersi messe a disposizione.

Le richieste sono 10 volte maggiori della disponibilità

Le persone che gestiscono i Centri e le Case dichiarano che le liste di attesa sono in crescita. “Secondo i dati raccolti da Gaynet – dichiara il Presidente Rosario Cocole richieste superano di circa 10 volte la disponibilità effettiva e a questo si aggiunge una distribuzione geografica non omogenea con più strutture al centro e al nord e poche al sud: solamente 10 posti letto si trovano a sud di Roma.

L’assenza di una specifica normativa per i crimini d’odio – prosegue Coco – basati su orientamento sessuale e identità di genere rende più difficile per le forze dell’ordine e l’assistenza sociale rivolgersi direttamente a queste strutture, come avviene invece per i Centri contro la violenza sulle donne”.

“Siamo partner convinti di questa operazione che vede i nostri club nel diffondere questo importante messaggio di solidarietà per il benessere della comunità LGBTIQ+ – ha dichiarato il presidente di ARCO Robert Dartenuc, (Associazione Ricreativa Circoli Omosessuali). Per l’occasione abbiamo realizzato delle iniziative di formazione e aggiornamento per il nostro personale, che ogni giorno accoglie migliaia di persone nei nostri circoli”

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